Cos’è la coppettazione e a cosa serve?

La coppettazione, o “cupping therapy”, è una tecnica terapeutica che ha origini antiche, risalenti alla medicina tradizionale cinese e a varie culture del Medio Oriente. Negli ultimi anni, questa pratica ha guadagnato popolarità anche in ambito occidentale, specialmente nel campo della fisioterapia e del benessere.

Ma cos’è esattamente la coppettazione e come può essere integrata efficacemente in un piano terapeutico?

In cosa consiste esattamente?

La coppettazione consiste nell’applicazione di coppette di vetro, plastica o silicone sulla pelle del paziente, creando un vuoto all’interno delle stesse. Questo vuoto si ottiene riscaldando l’interno delle coppette o utilizzando una pompa meccanica per rimuovere l’aria. La suzione generata provoca un richiamo di sangue verso la superficie della pelle, producendo un effetto terapeutico.

Benefici e Applicazioni

Dal punto di vista di una fisioterapista, la coppettazione offre diversi benefici che possono essere integrati in un piano di trattamento personalizzato:

  1. Riduzione del Dolore Muscolare: La suzione creata dalle coppette aumenta la circolazione sanguigna nella zona trattata, aiutando a ridurre la tensione muscolare e alleviare il dolore. Questo è particolarmente utile per pazienti che soffrono di dolori cronici o tensioni muscolari localizzate.
  2. Miglioramento della Mobilità Articolare: La coppettazione può essere utilizzata per migliorare la mobilità delle articolazioni rigide, facilitando un maggiore afflusso di sangue e nutrienti alle zone affette.
  3. Stimolazione del Sistema Linfatico: Questa tecnica può aiutare a stimolare il sistema linfatico, favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso e riducendo l’infiammazione.
  4. Riduzione dello Stress e Rilassamento: La sensazione di suzione e il successivo rilascio possono avere un effetto rilassante sul sistema nervoso, aiutando i pazienti a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

Procedura e Considerazioni

La seduta di coppettazione inizia con una valutazione del paziente per determinare le aree da trattare e la tecnica più appropriata da utilizzare. Le coppette vengono poi posizionate sulla pelle e lasciate agire per un periodo che varia dai 5 ai 15 minuti. È normale che la pelle diventi rossa o violacea nelle zone trattate; questo effetto, chiamato “petecchia”, è temporaneo e indica che il sangue è stato richiamato in superficie.

È importante che la coppettazione venga eseguita da un professionista qualificato per evitare possibili complicazioni, come la formazione di bolle o infezioni cutanee. La fisioterapista dovrà anche considerare le condizioni mediche preesistenti del paziente, come problemi di coagulazione del sangue o pelle sensibile, prima di procedere con il trattamento.

La coppettazione rappresenta una tecnica antica ma estremamente versatile, che può arricchire il bagaglio di strumenti terapeutici a disposizione di una fisioterapista. Integrata con altre modalità di trattamento, come la terapia manuale, l’esercizio terapeutico e l’educazione posturale, la coppettazione può contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità della vita dei pazienti, offrendo sollievo dal dolore e promuovendo la guarigione.